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dc.date.accessioned2024-07-10T09:53:51Z
dc.date.available2024-07-10T09:53:51Z
dc.description2020 - 2021it_IT
dc.description.abstractLa ricerca ha come obiettivo l’uso delle ICT (Information and Communication Technologies) per la valorizzazione dei beni archeologici e in particolare dei vasi figurati greci, tema ancora molto dibattuto nella comunità scientifica internazionale, attraverso la realizzazione di una mostra virtuale. Il lavoro si basa su un approccio multidisciplinare mediante l’approfondimento di differenti campi di ricerca al fine di inserire il tema nella sua dimensione storica. Pertanto, l’analisi prende avvio dalle numerose soluzioni utilizzate per esporre i vasi figurati nelle collezioni private del Sette e Ottocento per poi analizzare la loro evoluzione e il passaggio ai sistemi espositivi nei primi grandi musei pubblici e il loro consolidamento nell’ordinamento museale contemporaneo. L’esame condotto sui depositi museali ha invece lo scopo di mettere in evidenza il rapporto diretto e costante con la collezione permanente e introduce l’oggetto della ricerca: i vasi figurati conservati presso il deposito del Museo Archeologico di Pontecagnano. Il caso studio scelto è una tomba di una giovane fanciulla morta prima di raggiungere il matrimonio, inteso come momento di passaggio della vita di una donna. L’analisi filologica del corredo funerario e del complesso sistema simbolico è stata alla base per la realizzazione di un progetto espositivo che intende valorizzare il contesto archeologico attraverso uno storytelling visuale e la ricostruzione 3D degli oggetti. [a cura dell'Autore]
dc.description.abstractThe aim of the research is the enhancement of archaeological heritage and more specifically Greek figurative vases via the still controversial use of ICT (Information and Communication Technologies), in this case creating a virtual exhibition. In order to place the theme into its historical dimension, a multidisciplinary approach was applied deepening various areas of research. The analysis starts from the numerous solutions chosen to display the figured vases in the private collections during eighteenth and nineteenth centuries. The analysis developed on the study of their evolution, their transition to exhibition systems in the first public museums and their consolidation in the contemporary ones. Differently, the examination conducted on the museum deposits aims to highlight the direct and constant relationship with the permanent collection introducing the object of the research: the figured vases preserved at the deposit of the Archaeological Museum of Pontecagnano. The case study chosen is a tomb of a young girl who died before reaching marriage, seen at the time as a milestone of a woman’s life. Aiming to enhance the archaeological context through a visual storytelling and 3D reconstruction of funerary objects, the exhibition project relied on their philological analysis and their complex symbolic system. [edited by Author]it_IT
dc.language.isoitit_IT
dc.subject.miurL-ANT/07 ARCHEOLOGIA CLASSICAit_IT
dc.contributor.coordinatoreZuliani, Stefaniait_IT
dc.description.cicloXXXIV cicloit_IT
dc.contributor.tutorMugione, Elianait_IT
dc.identifier.DipartimentoScienze del Patrimonio Culturaleit_IT
dc.titleRiscoprire i beni culturali invisibili: le collezioni vascolari nei depositi dei musei campani. Il caso studio del MAP – Museo Archeologico Nazionale Di Pontecagnanoit_IT
dc.contributor.authorGiglio, Alexia
dc.date.issued2022-09-14
dc.identifier.urihttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/7241
dc.identifier.urihttp://dx.doi.org/10.14273/unisa-5285
dc.typeDoctoral Thesisit_IT
dc.subjectDepositiit_IT
dc.subjectMostra virtualeit_IT
dc.subjectCeramica figuratait_IT
dc.publisher.alternativeUniversita degli studi di Salernoit_IT
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