Panel 50 - L’uso pubblico degli archivi: il progetto archivi del sisma del cratere marchigiano
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Data
2022Autore
Saracco, Mauro
Di Marcantonio, Giorgia
Galeazzi, Pamela
Paparello, Caterina
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L’Appennino Centrale, costellato di piccoli insediamenti, spesso fortificati, fortemente
sedimentati, custodi di remote percorrenze, di antiche organizzazioni sociali e politiche, di
arcaiche capacità produttive e d’uso dei suoli, costituisce senza dubbio una delle componenti
‘strutturali’ del paesaggio centro-italico.
Questo patrimonio di cultura materiale (la cui logica di sussistenza è semplicemente e
strettamente congiunta alla permanenza residua degli aspetti materici, degli assetti tipologici
e morfologici dell’edificato storico) quale ‘fonte documentaria’ imprescindibile per lo
studio delle tradizioni costruttive, dell’impiego dei materiali, delle forme di produzione
ed approvvigionamento, dell’organizzazione sociale e quindi, in ultima analisi, per la
comprensione diacronica del contesto territoriale e culturale in cui si è sviluppato, è stato
parzialmente cancellato e ampiamente mutilato dagli eventi sismici del 2016/17.
Il sisma ha confermato, ove ce ne fosse bisogno, le fragilità di un’area ciclicamente
costretta a fare i conti con la gestione del rischio e la messa in sicurezza di persone e
cose, nonché del patrimonio, materiale ed immateriale, che dà corpo al suo paesaggio
(Marche-Umbria 1997-1998, Abruzzo 2009 e Emilia-Romagna 2012).
Il panel propone una riflessione multidisciplinare sull’uso pubblico degli archivi quali
strumenti essenziali per la ricostruzione fisica dei tessuti urbani e degli insediamenti sparsi
nei territori feriti nonché per la ricostituzione delle collettività insediate, in forza della loro
capacità di costituirsi quali depositi della memoria di comunità.
Per incardinare il dibattito sul ruolo strategico delle fonti nella ricostruzione, il
coordinamento del panel è affidato a Mauro Saracco, ricercatore, architetto, restauratore
impegnato nella ricostruzione del patrimonio monumentale. Al fine di presentare gli
obiettivi, la riflessione metodologica e i risultati di medio termine del progetto “Archivi
del sisma” (quest’ultimo coordinato dall’Università di Macerata a seguito dell’emergenza),
propongono le rispettive relazioni ricercatori, archivisti e storici dell’arte e dell’architettura.
Si ritiene utile riservare la riflessione finale alla certezza del diritto, al valore dell’eredità di
comunità e al ruolo delle istituzioni quali agenti attivi dei processi di partecipazione.