Questioni di cittadinanza e di rispetto dei diritti umani oltre lo Spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia: sugli Stati non riconosciuti nello spazio ex sovietico
Abstract
In seguito alla dissoluzione dell’Unione Sovietica, lo spazio ex-sovietico
ha visto la comparsa di un numero relativamente alto di Stati non riconosciuti (SNR).
Tali SNR si trovano ad affrontare numerose complessità derivanti dal non
riconoscimento, le quali hanno un impatto sulla vita dei loro cittadini. L’articolo
affronta il tema della cittadinanza degli SNR nello spazio ex-sovietico e le difficoltà
incontrate dai cittadini di tali SNR, in particolare nelle loro interazioni con gli altri
Stati europei (in particolare gli Stati membri dell’UE, il Regno Unito e lo SEE), dove
detta cittadinanza non è generalmente riconosciuta. L’individuo, inoltre, spesso
ricorre alla cittadinanza dello Stato protettore, anche quando concessa o attribuita in
violazione del diritto internazionale. Infine, il focus si sposta sulla prassi degli Stati
europei, evidenziando i limiti dell’approccio di questi e come questo possa condurre
al contraddittorio e indesiderato risultato di andare a rafforzare il ruolo dello Stato
protettore. Following the dissolution of the Soviet Union, a relatively significant
number of Non-recognised States (NRS) have emerged in the former-Soviet region. Said NRS encounter numerous challenges that stems from non-recognition and that
have an impact on the lives of their citizens. This article examines the citizenship of
the former-Soviet NRS and the challenges encountered by holders of such
citizenships, particularly in their interactions with other European States (including
EU Member States, the UK, and the EEA), where said citizenship is generally not
recognised. Furthermore, individuals seek to obtain the citizenship of the patron
State, even when this is issued in violation of international law. Finally, the focus
moves on to the practice of European States, highlighting the limitations of their
approach and the contradiction that they may inadvertently reinforce the role of the
patron State.
URI
https://www.fsjeurostudies.eu/files/FSJ.3.2024.6.BARBIROTTO.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8082