Panel 22 – La città digitale e il patrimonio culturale: editoria aumentata, archeologia interattiva e portali web per una Public History tra Medioevo ed Età moderna
Date
2021Author
Mantini, Silvia
Brusaporci, Stefano
Franchi, Fabio
Graziosi, Fabio
Maiezza, Pamela
Vaccarelli, Francesca
Forgione, Alfonso
Lorenzetti, Fabio
Cervelli, Noemi
Metadata
Show full item recordAbstract
Le città tra medioevo ed età moderna offrono una infinità di luoghi simbolici che sono le trame
dell’identità di quella comunità. All’Aquila, dopo il sisma del 2009, sono riemersi strati di città
con storie sommerse e sparite. La necessità di comunicare queste nuove realtà ha attivato molte
forme di Public History in linguaggi scientifici diversi: storici, architetti, ingegneri, archeologi,
informatici hanno costruito un alfabeto comune che, partendo da ricerche archivistiche, ricostruzioni virtuali, modellazioni 5G, prodotti di archeologia digitale, stanno creando percorsi didattici e turistici per diversi profili di utente. Il modello L’Aquila, che qui si presenta, non deve
costituire un esempio di realtà post-sisma, ma un modello esportabile in tutti i casi (disastri o
degradi) in cui le comunità non possono fruire del patrimonio del proprio territorio.