I rapporti tra la disciplina contenuta nella proposta di regolamento in materia di filiazione e gli ordinamenti dei paesi terzi
Abstract
La giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea nei noti casi
Coman e Pancharevo ha affermato l’obbligo degli Stati membri di riconoscere i
rapporti di filiazione accertati in altri Stati membri, seppur nell’ottica dell’esercizio
dei diritti inerenti alla libertà di circolazione. La proposta di regolamento oggetto di
analisi mira a introdurre appositi meccanismi di cooperazione giudiziaria necessari al
fine di garantire la tutela dei diritti fondamentali coinvolti. L’alto tasso di
globalizzazione e i crescenti flussi migratori verso il territorio europeo in provenienza
da paesi terzi impongono una riflessione sulle relazioni tra la proposta di regolamento
e gli ordinamenti di Stati terzi, che il presente contributo si propone di evidenziare,
con specifico riguardo ai profili di giurisdizione, legge applicabile e riconoscimento
ed esecuzione delle decisioni giudiziarie. The case law of the Court of Justice of the European Union in the landmark
cases Coman and Pancharevo affirmed the obligation of Member States to recognise
parenthood established in other Member States, albeit with the aim of guaranteeing the exercise of the rights inherent to freedom of movement. The proposal for a
regulation under analysis aims to introduce special judicial cooperation mechanisms
necessary in order to ensure the protection of the fundamental rights involved. The
high level of globalisation and the increasing migratory flows to European territory
from third countries impose a reflection on the relations between the proposal for a
regulation and the legal orders of third States, which this contribution aims to
highlight, with specific reference to the aspects of jurisdiction, applicable law and
recognition and enforcement of judicial decisions.
URI
https://www.fsjeurostudies.eu/files/FSJ.2.2024.9.EL-HAJ.pdfhttp://elea.unisa.it/xmlui/handle/10556/8065