Discrezionalità o obbligo dei Comuni? Il destino delle risorse per l'inclusione scolastica alla luce del modello sociale della disabilità
Abstract
L’oggetto di contenzioso della sentenza in commento trae origine dalla decisione di un Comune emiliano di ridurre le ore di assistenza scolastica assegnate a due fratelli entrambi affetti sin dalla nascita da una sordità profonda tale da indurre i soggetti coinvolti nella redazione del PEI (Piano Educativo Individuale) alla previsione della necessità di accompagnarne l’apprendimento con un assistente traduttore competente in Lingua dei Segni Italiana (LIS), per tutte le ore della didattica.