Alcune considerazioni in merito alla base giuridica della nuova direttiva sui lavori resi tramite piattaforme digitali
Abstract
La nuova direttiva sui lavori resi tramite piattaforme digitali è stata
accompagnata da un lungo percorso di analisi teorica nonché da un’importante
evoluzione giurisprudenziale soprattutto di livello nazionale, data la ricca e variegata
prassi applicativa, riscontrabile in pressoché tutti gli Stati membri dell’Unione (per
l’Italia, assume rilievo significativo la pronuncia della Cassazione resa nel caso
Foodora). Il tema suscita molteplici spunti di riflessione sotto diverse angolazioni,
ed in primis, lapalissianamente, per quanto riguarda gli sviluppi della materia
giuslavoristica all’incedere incessante dell’innovazione tecnologica. Il contributo si
limita a suggerire alcune riflessioni sotto l’angolo degli studi precipuamente dedicati
al diritto dell’Unione europea e, ancor più precisamente, per quanto riguarda le
questioni di scelta della base giuridica nonché la non sempre chiara riconducibilità
delle attività oggetto della nuova disciplina all’alveo delle vere e proprie attività
lavorative di tipo subordinato o, alternativamente, alla più articolata materia della
libera prestazione di servizi. The new Directive on work carried out through digital platforms has been
accompanied by a long process of theoretical analysis along with a meaningful
evolution in the case-law, especially at national level, due to the rich and varied
practice present in almost any of the EU Member States (for Italy, the ruling issued
by Court of Cassation in the Foodora case is especially meaningful). The topic
suggests many considerations from different points of view, and in the first place, of course, with regard to the developments of labor law in the face of the continous
advancements of technological innovation. The paper proposes some reflections in
the context of studies mainly devoted to European Union law. More precisely, we
will touch upon issues on the choice of the relevant directive’s legal basis and the not
always clear qualification of the activities covered by the new legislation as true labor
activities or, alternatively, as activities to be seen through the lens of the freedom to
provide services.